Terapia cell-free per il trattamento di ferite cutanee croniche: soluzioni di rilascio a base di biomateriali
Abstract
Recentemente classificati come “farmaci biologici”, secretoma e vescicole extracellulari derivati da cellule stromali mesenchimali (MSC) umane sono considerati farmaci di nuova generazione, caratterizzati da un profilo safe e privi di effetti collaterali. Per testare i benefici di questa terapia cell-free, abbiamo iniziato dalla cute poiché, essendo un organo esterno, è ideale per testare approcci terapeutici innovativi. Le fasi del processo di riparo (wound healing) includono l’omeostasi, l’infiammazione, la proliferazione e il rimodellamento. Qualsiasi “disturbo” in una di queste fasi determinerebbe un ritardo nel processo di riparo (delayed wound healing) con conseguente cronicizzazione della ferita. Inizialmente considerate come distinte, in realtà le quattro fasi si sovrappongono. Poiché il secretoma è un insieme di fattori anti-infiammatori, immunomodulatori e trofici, ha il potenziale di agire simultaneamente sulle quattro fasi del wound healing.
STRATEGIA
E’ noto che l’efficacia terapeutica di agenti solubili dipende dalla modalità e velocità di rilasciato nel tessuto/organo bersaglio. Pertanto, è necessario trovare la giusta modalità di somministrazione, ad esempio, aumentando il tempo di contatto tra l’agente terapeutico e il tessuto danneggiato. A questo scopo, stiamo sviluppando sistemi di rilascio (delivery systems) per il trattamento delle ferite cutanee attraverso l’applicazione topica), tra cui un idrogel semipermanente a base di un derivato dell’acido ialuronico per il rilascio prolungato del secretoma. Inoltre, stiamo lavorando a una seconda versione del dispositivo costituita dall’idrogel funzionalizzato con eparina per aumentare l’affinità per le citochine presenti nel secretoma. I dispositivi in fase di sviluppo comprendono i patches elettrospinnati generati in soluzione acquosa (waterborne electrospun patches).
IMPATTO
Le ferite cutanee croniche, insorgenti in concomitanza con condizioni sistemiche come il diabete o la vasculite, o derivanti da complicazioni di ferite chirurgiche o dell’invecchiamento, rappresentano un problema clinico rilevante. A causa dell’aumento dell’età media della popolazione globale e dell’incremento di incidenza del diabete, ci si aspetta un parallelo aumento dell’incidenza di ferite cutanee croniche. Attualmente, sono disponibili svariati trattamenti sperimentali; tuttavia, solo tre hanno ricevuto approvazione da parte dell’FDA e EMA: i due sostituti cutanei, Apligraf e Dermagraft, e un trattamento a base di PDGF noto come REGRANEX. Purtroppo, il 50% delle ferite croniche continua a non rispondere ai vari trattamenti, determinando la necessità di approcci terapeutici innovativi.
Progetto congiunto Fondazione Ri.MED/IRCCS ISMETT
Pipeline
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CLINICAL
NEED -
DISEASES
ANALYSIS - DISCOVERY
-
PRECLINICAL
VALIDATION -
PRECLINICAL
DEVELOPMENT -
CLINICAL
STUDIES
Principal Investigator
Contatto
Team di progetto:
Paolo Accardo
Filippo Calascibetta, PhD
Aree terapeutiche:
Prodotto:
ATMP (Advanced Therapy Medicinal Products)/farmaci biologici
Collaborazioni
- Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione (IRCCS ISMETT), Palermo
- Laboratorio Polimeri Biocompatibili, dipartimento STEBICEF, Università degli Studi di Palermo
- Fondazione IRET, Tecnopolo di Bologna, Bologna
- La Maddalena Cancer Center, Palermo
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