
Cenni biografici
La Dott.ssa Caterina Alfano ha conseguito la Laurea Magistrale in Chimica (curriculum in Biologia Chimica) con il massimo dei voti e la lode (110/110 summa cum laude) presso l’Università Federico II di Napoli (Italia) nel 2002. Ha poi conseguito il Dottorato di Ricerca nel 2006, con una tesi su “Studi delle interazioni proteine/acidi nucleici mediante Risonanza Magnetica Nucleare”, acquisendo una solida esperienza in biologia strutturale e biofisica applicata alle macromolecole. L’attività di ricerca è stata svolta presso i Laboratori di Biofisica – Scuola di Scienze Biologiche – Università di Portsmouth (UK) sotto la supervisione del Prof. C. Crane-Robinson, e presso la Randall Division of Cell and Molecular Biophysics – King’s College di Londra (UK) sotto la supervisione della Prof.ssa MR. Conte. Degno di nota è che la ricerca ha portato alla scoperta del “modulo La” della proteina La come nuovo modulo di legame dell’RNA. Successivamente, il modulo La è stato trovato conservato in altre proteine leganti l’RNA, oggi note come proteine La-Related (LaRP).
Nel 2017, Caterina è entrata in Ri.MED dopo diversi anni trascorsi in rinomati istituti di ricerca internazionali come King’s College London (UK), IRBM Merck Sharp & Dohme (Italia), CIC-Biogune (Spagna) e MRC National Institute for Medical Research (UK), successivamente confluito nel Francis’s Crick Institute (UK).
Da notare che il percorso professionale di Caterina combina l’esperienza in contesti accademici tradizionali e nel settore farmaceutico industriale, mettendola nella posizione distintiva di comprendere sia la ricerca di base che quella traslazionale in un mondo in cui è necessaria una più stretta integrazione tra questi due settori per promuovere l’innovazione e generare competizione nella scienza.
Oggi Caterina è Responsabile dell’Unità di Biologia Strutturale e Biofisica di Ri.MED, è membro sia del Comitato di Coordinamento Ricerca & Sviluppo che del Comitato Piano per la Parità di Genere di Ri.MED.
Attività Scientifica
L’aspetto principale della ricerca di Caterina è la comprensione delle complessità della struttura, della funzione e delle interazioni macromolecolari, con particolare attenzione ai sistemi biomolecolari legati alle malattie neurodegenerative. Più specificamente, le attività di ricerca di Caterina mirano a fornire informazioni biofisiche e strutturali sui fenomeni biologici guidati dal ripiegamento, dalla transizione di fase e dall’interazione di proteine e complessi proteici, con l’obiettivo finale di comprendere i meccanismi molecolari alla base di gravi patologie neurodegenerative. La ricerca si basa sul concetto che la conoscenza della funzione normale e della rete di interazione delle proteine aggreganti è uno strumento chiave per progettare molecole che possano competere specificamente con l’aggregazione patologica. Le interazioni native potrebbero infatti fornire importanti mezzi per alterare e controllare la funzione e l’assemblaggio delle proteine coinvolte nelle malattie neurodegenerative, e potrebbero svolgere un ruolo protettivo contro l’aggregazione aberrante.
Parallelamente, Caterina è interessata alla caratterizzazione strutturale e biofisica delle proteine adesive del Mussel Foot (Mfps), che, analogamente alle proteine coinvolte nelle malattie neurodegenerative, subiscono una transizione di fase e formano goccioline liquide e aggregati proteici stabili. La comprensione delle basi molecolari delle proprietà adesive dell’Mfps potrebbe infatti essere cruciale per lo sviluppo di bioadesivi ispirati alla natura in grado di funzionare in ambienti umidi, per i quali vi è un crescente interesse per applicazioni biomediche in diverse aree come l’ingegneria tissutale, l’impianto di dispositivi medici e chiusura delle ferite.
https://orcid.org/0000-0003-0374-5852