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Simona-DI-Martino
Simona Di Martino, PhD
Senior Scientist in Medicinal Chemistry
sdimartino@fondazionerimed.com

Cenni biografici

La dott.ssa Simona Di Martino lavora dal 2020 come Senior Scientist all’interno del gruppo di Chimica Medicinale della Fondazione Ri.MED, sotto la guida del Principal Investigator, la Dott.ssa Maria De Rosa. Ha conseguito la Laurea in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche (cum laude) presso l’Università degli Studi di Palermo e ha completato gli studi di dottorato conseguendo il titolo di “Doctor Europaeus” in Scienze Farmaceutiche presso l’Università di Palermo, sotto la guida della Prof.ssa Alessandra Montalbano. Durante il periodo di dottorato, ha avuto modo di fare un’esperienza alla Welsh School of Pharmacy della Cardiff University, sotto la supervisione del Prof. Andrew Westwell.

Nel corso degli studi, ha lavorato principalmente sulla sintesi e caratterizzazione di molecole a scaffold eterociclico aromatico, a potenziale attività antitumorale. Successivamente, presso il dipartimento di Drug Discovery and Development (D3-Unit) dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) sito in Genova, ha lavorato come ricercatrice post-dottorato all’interno del gruppo di chimica medicinale sotto la guida della dott.ssa Rita Scarpelli. In un contesto multidisciplinare e internazionale, ha avuto modo di partecipare a un progetto di lead optimization finanziato dalla Biotech statunitense Lysosomal Therapeutics Inc. Principali expertise consistono nel disegno, progettazione, sintesi e caratterizzazione strutturale di nuove molecole a potenziale attività anti-infiammatoria e neuroprotettiva, nonché supervisione delle attività di laboratorio.

Attività Scientifica

La dott.ssa Simona Di Martino ha iniziato la formazione professionale con una tesi di laurea sperimentale focalizzata sulla sintesi e caratterizzazione di nuovi azaindoli, analoghi derivati della Nortopsentina D e studiati per come potenziali antitumorali e con attività inibitoria sulla chinasi ciclina-dipendente 1 (CDK1).

Successivamente, durante il periodo del dottorato ha lavorato sul disegno, sintesi e caratterizzazione di derivati a scaffold naftiridinico e naftiridinonico, a potenziale attività inibitrice di mTOR (mammalian Target Of Rapamycin), una proteina ad attività serina/treonina chinasica posta a valle del pathway PI3K/AkT e che svolge funzione di regolazione in diversi processi di crescita e proliferazione cellulare, pertanto coinvolta nell’insorgenza di diversi tumori umani (es. seno, prostata, polmoni, fegato e reni). 

Nel gruppo del Prof. Andrew Westwell, ha avuto modo di approfondire ulteriormente le sue competenze scientifiche in ambito antitumorale, prendendo parte a un progetto di drug discovery avente come target B-cell lymphoma 3-encoded protein (Bcl3), validato per il cancro al seno. Durante gli anni di post dottorato (2015-2020), l’attività scientifica è stata incentrata sul campo della neurodegenerazione e dei disordini lisosomiali ad esso connessi, con l’attiva partecipazione a progetti di hit to lead e lead optimization, aventi come target la N-aciletanol ammina amidasi acida (NAAA) e la ceramidasi acida (AC). In particolare, AC è un enzima lisosomiale che gioca un ruolo chiave nel metabolismo delle ceramide e glucosilceramidi e di cui è stata dimostrata la correlazione tra la sua incorretta funzionalità e l’insorgenza di diverse malattie neurodegenerative. Pertanto, l’obiettivo del progetto risiedeva ottimizzazione strutturali di potenziali drug candidates per la cura di malattie lisosomiali. Dal 2020 ad oggi, presso la Fondazione Ri.MED, è impegnata attivamente in un progetto di drug discovery, riguardante la scoperta di nuovi chemotipi ad attività modulatrice dell’inflammasoma NLRP3 (infiammazione). Attualmente si sta approcciando alla chimica dei peptidomimetici, argomento per il quale ha contribuito, all’interno del gruppo di Chimica Medicinale, ad una perspective pubblicata di recente.  

Pubblicazioni

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