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Il cordone ombelicale umano nell’ambito del progetto PROMETEO: da tessuto scartato a possibile fonte di cura

Abstract

Il Progetto PROMETEO ha lo scopo di valutare l’uso di cellule derivanti da tessuti perinatali per il trattamento di patologie croniche su base infiammatoria, causa di insufficienza d’organo. Tra queste, oltre alle epatopatie (una delle maggiori cause di problemi di sanità pubblica e di morte a livello mondiale), si pongono anche le disfunzioni della parete uterina che influiscono negativamente sulla riuscita di una gravidanza a causa di un assottigliamento della componente endometriale, scarsamente ricettiva.

Le cellule dello stroma del cordone ombelicale (hUC-MSCs) sono estensivamente usate in studi recenti sul trattamento degli stati infiammatori (ad esempio, delle conseguenze da Covid-19).

L’elevato numero di cellule stromali in un tessuto considerato di scarto, l’impatto positivo legato a problemi etici, ed il loro potere immunoregolatore, antinfiammatorio e, presumibilmente, stimolante la rigenerazione cellulare, anche tramite rilascio di vescicole extracellulari (EVs), fanno del cordone una promettente fonte di prodotti cellulari per le terapie avanzate. Le analisi su EVs e microRNA (miRNA) in esse contenuti, oltre ai fattori solubili rilasciati dalle hUC-MSCs nell’ambiente extracellulare, e la messa a punto di modelli sperimentali che rispecchino l’aspetto clinico patologico a carico dell’endometrio, permetterà di stabilire gli eventuali fenomeni riparativi e di ripresa funzionale del tessuto danneggiato.

Impatto:

Qualora le sperimentazioni sui modelli in vitro dimostrino che le hUC-MSCs ed i suoi derivati (EVs e/o fattori solubili) siano capaci di favorire la rigenerazione tissutale e modulare i processi infiammatori a carico del tessuto endometriale, le hUC-MSCs potrebbero essere utilizzate in ambito clinico nelle terapie di pazienti altrimenti sottoposte a trattamenti che non hanno ancora dato una completa efficacia (scratch endometriale, immunoglobuline, glucocorticoidi, anticoagulanti). L’elevato numero di MSCs ottenibili da ogni cordone, la capacità di attivazione dei meccanismi riparativi, anti-fibrotici, anti-batterici, pro-angiogenici, generati dalle cellule o, eventualmente, dai loro prodotti di secrezione (molecole immunosoppressive e miRNA contenuti nelle EVs), potrebbero essere alla base di una attività di produzione cellulare elevata per programmi di terapia di riparo e di ripristino della funzionalità tissutale. Sviluppare prodotti cellulari, attraverso la produzione secondo le norme GMP, porterebbero alla generazione di un prodotto medicinale alternativo rispetto alle consuete terapie farmacologiche che, a lungo andare, possono comunque indurre un serio danno cellulare. Ciò favorirebbe, quindi, non solo un netto miglioramento della qualità della vita delle pazienti ma anche una riduzione dei fallimenti terapeutici, del numero di impianti embrionali, dei costi di gestione sanitaria e ospedaliera.

Pipeline

  • CLINICAL
    NEED
  • DISEASES
    ANALYSIS
  • DISCOVERY
  • PRECLINICAL
    VALIDATION
  • PRECLINICAL
    DEVELOPMENT
  • CLINICAL
    STUDIES
Isolamento di MSCs da cordone ombelicale umano mediante tecnica non-enzimatica e follow-up della coltura al microscopio ottico
Immunofluorescenza per l’actina del muscolo liscio (α-SMA), tipica di un sottotipo di cellule fibrogeniche attivate (miofibroblasti), espressa dalle hUC-MSCs.

Principal Investigator

Contatto

scorrao@fondazionerimed.com

Aree terapeutiche:

Prodotto:
ATMP (Advanced Therapy Medicinal Products)

Collaborazioni:

  • Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione (IRCCS ISMETT), Palermo, Italia
  • Casa di Cura Candela, Palermo, Italia

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