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Il Presidente del Senato Pietro Grasso ha inaugurato oggi la nona edizione del simposio scientifico della Fondazione Ri.MED

26 Ottobre 2015

Il Presidente del Senato Pietro Grasso ha inaugurato oggi la nona edizione del simposio scientifico della Fondazione Ri.MED, che quest’anno si svolge a Roma, nella splendida cornice di Palazzo Giustiniani con il Patrocinio del Senato della Repubblica.

Il Presidente Grasso ha accolto i partecipanti con un sentito intervento sulle giovani eccellenze italiane, riferendosi in particolare ai ricercatori Ri.MED come “l’esempio più nobile della speranza di vincere la sfida con il futuro” ed invitandoli contestualmente a coltivare il desiderio e l’orgoglio di mettere la loro capacità al servizio del Paese. Sul Centro di Ricerca della Fondazione di prossima costruzione, Grasso si è detto orgoglioso che la sua Sicilia ospiti questo ambizioso progetto e che, se le istituzioni assolveranno al loro compito, sarà presto possibile farvi tornare investimenti e risorse umane.

Il Vice Presidente di Ri.MED Bruno Gridelli, ha poi dato lettura del messaggio inviato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con cui la più alta carica dello Stato ha sottolineato l’importanza della ricerca scientifica in campo biomedico e biotecnologico per lo sviluppo del Paese e per il miglioramento delle condizioni di salute dei cittadini. “Il trasferimento dei risultati dell’innovazione scientifica dal campo della ricerca teorica alla pratica clinica deve essere favorito e incoraggiato. È infatti attraverso questo processo che i traguardi della scienza possono tradursi in occasioni di miglioramento del benessere delle persone”. Il Presidente Mattarella ha espresso inoltre particolare condivisione per la scelta del tema a cui è dedicato il convegno: “il tema della personalizzazione della medicina e della gestione dei flussi di informazione ad essa correlati è importante per approdare a migliori prestazioni sanitarie, anche nella prospettiva della gestione della Sanità Pubblica”. Il Presidente non ha tralasciato di menzionare i giovani scienziati, che costituiscono una risorsa da valorizzare.

Proprio ai giovani ricercatori Ri.MED è stata data la parola nel corso dell’incontro odierno. Alcuni tra i più brillanti ricercatori della Fondazione si sono alternati sul podio dei relatori per presentare i propri progetti di ricerca: immunoterapia adottiva per Ester Badami, rigenerazione cardiaca per Paola Corti, ingegneria dei tessuti per Antonio D’Amore, biomeccanica cardiovascolare per Salvatore Pasta, biologia tumorale per Maria Giovanna Francipane, sviluppo di dispositivi biomedici per Riccardo Gottardi, sviluppo di nuovi farmaci per le malattie renali per Chiara Cianciolo Cosentino e ricerca sugli esosomi applicata al diabete per Marta Garcia Contreras. Si tratta di giovani scienziati Ri.MED che attualmente lavorano tra Pittsburgh, Palermo, Miami e altri centri europei d’avanguardia, nell’attesa di convergere in qualità di principal investigator nel Centro per le Biotecnologie e la Ricerca Biomedica (CBRB) che la Fondazione Ri.MED sta realizzando in provincia di Palermo.

Bruno Gridelli ha parlato proprio delle fasi di realizzazione del CBRB, che sarà ultimato nel 2019. Il progetto esecutivo, è attualmente sopposto alla verifica dell’organismo certificato incaricato e – dopo le necessarie approvazioni – nel 2016 inizieranno i lavori di costruzione.

In programma per domani, 27 ottobre, a partire dalle ore 9:00, gli interventi scientifici sulla convergenza tra big data e medicina personalizzata. Aprirà i lavori Camillo Ricordi, Presidente della Fondazione Ri.MED, nonché uno dei massimi esperti nella ricerca per la cura del diabete e le terapie cellulari. Il primo talk scientifico sarà a cura di Jeremy Berg, direttore dell’Istituto per la Medicina personalizzata dell’University of Pittsburgh School of Medicine. A seguire gli interventi di alcuni dei maggiori esperti internazionali in materia che affronteranno il tema da differenti prospettive: dalla prevenzione alla medicina oncologica di precisione, fino agli approcci personalizzati per decodificare la complessità genetica dei disordini neurologici.

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