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MIRCO – MicroRNA in clinica oncologica

Titolo progettoMIRCO – MicroRNA in clinica oncologica

Data inizio e fine: 2014 – 2015

Ente Finanziatore/Programma: Regione Siciliana. PO FESR Obiettivo convergenza 2007/2013 – Obiettivo Operativo 4.1.1 Regione Siciliana. PO FESR Obiettivo convergenza 2007/2013 – Obiettivo Operativo 4.1.1 Promuovere e sostenere l’attività di ricerca industriale e di innovazione tecnologica nell’ambito di filiere produttive, distretti tecnologici e produttivi in settori di potenziale eccellenza e ad elevata integrazione pubblico-privata, compreso il sistema agroalimentare.

Partnership: Laboratorio di Ricerche Locorotondo SRL (Capofila); Fondazione Ri.MED; CNR – ICAR; Parco Tecnologico Padano s.r.l.; LOOKOUT s.r.l.

Abstract: obiettivo principale del progetto è stato lo sviluppo di un approccio metodologico integrato che consentisse di valutare l’espressione di miRNAs selezionati e di combinare i risultati ottenuti con quelli delle procedure diagnostiche convenzionali (biochimiche, istopatologiche, etc) per ottenere una firma” genetica individuale che consentisse di sviluppare e/o implementare nuove misure per la diagnosi, l’inquadramento prognostico ed il trattamento personalizzato delle principali affezione neoplastiche umane (tumore della mammella, della prostata, del conlon-retto, del polmone). Tale approccio ha portato alla produzione di supporti (biochips), distinti per popolazione e specifici per patologia, validati grazie al loro impiego su una serie di campioni biologici (biobanche di sangue periferico, tessuti) sia non tumorali che neoplastici, ottenuti in studi clinici controllati e randomizzati già conclusi o in corso di svolgimento. I dati sono stati quindi analizzati utilizzando modelli matematici e strumenti bioinformatici originali e innovativi che consentissero di ottenere una capacità statistica ottimale col minor numero di dati possibile. E’ intenzione del partenariato implementare ulteriormente i risultati raggiunti ed arrivare al brevetto e successiva commercializzazione dei biochips prodotti: la loro introduzione nella pratica clinica avrebbe un impatto in termini predittivi, diagnostici, prognostici e di scelta terapeutica. Le principali problematiche affrontate hanno riguardato fondamentalmente due importanti aspetti relativi all’applicazione delle tecnologie impiegate e all’analisi dei dati ottenuti. In primo luogo, la variabilità individuale e, soprattutto, di popolazione, che ha reso neessaria un’accurata stratificazione della popolazione in studio e un’attenta valutazione di possibili variabili di confusione che potrebbero condizionare negativamente i risultati ottenuti. In secondo luogo, le attuali metodologie relative all’analisi dei dati risultano ancora oggi non del tutto adeguate alla loro vastità e complessità.

Questo progetto ha contributo al superamento delle suddette problematiche, in primo luogo grazie all’impiego di banche di materiale biologico già costituite nell’ambito di trials clinici randomizzati, dove le eventuali variabili di confondimento hanno potuto essere facilmente controllate, misurate e considerate nell’analisi dei dati. Inoltre, l’introduzione di modelli e sistemi matematici alternativi e una diversa implementazione degli strumenti bioinformatici esistenti, insieme all’uso di tecnologie di sequenziamento di terza generazione, hanno fornito maggiore valenza statistica e affidabilità dei dati ottenuti, con un significativo incremento del livello di qualità e di competitività del prodotto (biochip).

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