Palermo, 25 ottobre 2023 – Gli ultimi tre anni hanno mostrato l’impatto devastante che le malattie infettive possano avere sulle infrastrutture sanitarie, ma anche in termini sociali ed economici. Nonostante la rapida diffusione di vaccini contro il COVID-19, la lezione che il mondo della ricerca e quello sanità hanno dovuto apprendere è che bisogna essere preparati per eventuali prossime pandemie.
Da queste premesse prende il via la nuova edizione dell’annuale Simposio scientifico organizzato dalla Fondazione Ri.MED “Pandemic Preparedness: from emergence to translation” che si terrà a Palermo il 26 e 27 ottobre presso Palazzo Steri.
“Sono entusiasta di accogliere questi eccezionali colleghi provenienti da tutto il mondo per quello che promette di essere un Simposio davvero unico” dichiara Paul Duprex, Chairman dell’evento e Direttore del Centro per la ricerca sui vaccini dell’Università di Pittsburgh. “Gli agenti patogeni non conoscono confini, perciò il contrasto alle pandemie richiede di pensare in modo globale e di costruire una comunità interconnessa pronta a reagire rapidamente. Un agente patogeno qui, è un agente patogeno ovunque: essere preparati per le prossime pandemie è una sfida che non possiamo perdere!”
“La pandemia da COVID-19 ha sottoposto i sistemi sanitari a una pressione senza precedenti e ne ha rivelato la capacità di reazione e insieme la vulnerabilità a eventi globali e imprevisti, commenta Paolo Aquilanti, Presidente della Fondazione RI.MED, “In uno scenario necessariamente predittivo occorre progettare nuove soluzioni, anche mediante lo scambio di esperienze tra ricercatori di tutto il mondo. Il Simposio Scientifico della Fondazione RI.MED vuole essere, in questo senso, un luogo di incontro tra professionisti ed esperti per condividere idee, scoperte e delineare possibili strategie per il futuro”.
Nel corso dell’evento verranno approfondite diverse tematiche nell’ambito di tre sessioni: Emergenza Patogena, con il keynote talk della Prof.ssa Wendy Barclay sul ciclo di vita e le dinamiche di trasmissione “da ospite a ospite” del virus dell’influenza, per tracciare parallelismi e differenze con il SARS-CoV-2; Risposta del sistema immunitario, sessione guidata dal Prof. Alessandro Sette, che spiegherà la complessa interazione tra l’agente patogeno e il sistema immunitario, offrendo un contributo di rilievo per comprendere come il sistema immunitario adattativo risponde alla SARS-CoV-2; Preparazione alle pandemie, sessione finale che servirà ad analizzare il gap tra ricerca di base e applicazione clinica grazie all’intervento del Prof. Rino Rappuoli, immunologo che ha aperto la strada agli approcci genomici e alla vaccinologia inversa.
Al termine delle sessioni è previsto una tavola rotonda moderata dalla Dott.ssa Cristina Cassetti, Dirigente senior dell’Istituto Nazionale di malattie infettive degli USA (National Institute of Health) e dal Prof. Duprex. Il dibattito sarà incentrato sulle strategie da adottare per colmare le lacune ancora esistenti nella preparazione a future pandemie, a partire dalle collaborazioni internazionali come presupposto necessario per affrontare le malattie infettive emergenti.
Le attività legate alla divulgazione scientifica e alla condivisione dei risultati della ricerca fanno parte delle mission proprie della Fondazione e trovano forza nella sempre più ampia rete di collaborazioni scientifiche che Ri.MED sviluppa con enti ed istituzioni di settore. Obiettivo del Simposio è riunire a Palermo, ogni anno su un diverso e specifico focus di ricerca, i maggiori esperti a livello internazionale per creare un’occasione proficua di dibattito e confronto sulle innovazioni scientifiche, arricchendo così la competitività dell’intero territorio.
Vista l’importanza dell’argomento e l’alto profilo dei relatori invitati, c’è grande attenzione anche a livello istituzionale: l’Ambasciatrice italiana negli USA, Mariangela Zappia, invierà un suo saluto per l’apertura dei lavori, a dimostrazione del forte legame e della fruttuosa collaborazione tra Italia e USA, di cui Ri.MED è un perfetto esempio. Nata dalla partnership internazionale tra Governo Italiano, Regione Siciliana, CNR, Università di Pittsburgh e UPMC, Ri.MED conta oggi un centinaio di ricercatori e oltre 30 brevetti e si appresta ad una eccezionale fase di crescita in vista dell’apertura, nel 2025, del Centro per le Biotecnologie e la Ricerca Biomedica che sarà gestito dal partner statunitense UPMC.