Avvicinare studentesse e studenti delle scuole siciliane al mondo della cultura scientifica e al ruolo delle biotecnologie. Con questa finalità è nato il protocollo d’intesa tra l’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia, l’Assessorato regionale dell’Istruzione e della Formazione Professionale e la Fondazione RI.MED. Il protocollo è stato presentato questa mattina nell’aula magna del Liceo scientifico ‘ Galileo Galilei’ a Palermo.
L’accordo prevede la realizzazione di Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO) sui temi della ricerca scientifica applicata alla salute, destinati a studentesse e studenti delle scuole secondarie di secondo grado della regione, nonché attività di orientamento, promozione e formazione utili alla crescita dell’intera comunità scolastica.
“Il protocollo di intesa siglato con l’Ufficio Scolastico Regionale Sicilia e la Fondazione Ri.MED – afferma l’Assessore Mimmo Turano – è un importante strumento per avvicinare i giovani alle professioni legate alla scienza e in particolar modo alle biotecnologie, con una particolare attenzione alla Ricerca, evidenziata dall’Unione europea come cardine dell’innovazione e dello sviluppo. La sinergia tra comunità scientifica e scuola, la collaborazione tra docenti e ricercatori, può e deve essere una chiave indispensabile per consentire ai giovani un corretto inquadramento delle tematiche scientifiche e un rinnovato interesse fondamentale per aprire ai nostri ragazzi nuove prospettive professionali”.
“Il discorso sulle professioni e sulle competenze del futuro richiede di affrontare in modo esplicito la questione della disparità di genere nei percorsi di orientamento e preparazione al mondo del lavoro in un’ottica di costruzione di un curricolo verticale inserito nei segmenti formativi dei diversi ordini e gradi di scuola – dice Il Direttore dell’USR Sicilia Giuseppe Pierro. Bisogna soffermarsi a riflettere sulla valenza formativa dell’orientamento in itinere partendo dal presupposto che i condizionamenti e gli stereotipi culturali di genere hanno un impatto fortissimo sulle scelte formative e professionali. In quest’ottica risulta fondamentale la valenza formativa delle discipline STEM nella prospettiva di un curricolo verticale che orienti, le studentesse e gli studenti, verso le prospettive lavorative del futuro nelle quali le donne possono diventare protagoniste”.
“Da sempre Ri.MED dedica grande impegno alla formazione, riconoscendone il ruolo decisivo per il successo delle sfide scientifiche e per lo sviluppo della competitività di tutto il territorio” commenta il Presidente della Fondazione Ri.MED Paolo Aquilanti. “Negli anni abbiamo attivato decine di borse di studio e dottorati di ricerca rivolti ai laureati e dal 2016 abbiamo avviato attività di contatto con le scuole del territorio, poiché, parallelamente alla formazione di personale qualificato, vogliamo dare un contributo anche in termini di orientamento e di ispirazione ai più giovani, promuovendo l’interesse per le discipline scientifiche, la meritocrazia e la parità di genere. Ringrazio sentitamente l’Assessorato Regionale dell’Istruzione e l’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia per averci dato modo, grazie a questo protocollo, di produrre un impegno più strutturato nei confronti delle scuole siciliane; riteniamo nostro dovere, in vista dell’imminente apertura del centro Ri.MED a Carini, assumere un ruolo di riferimento per la cultura scientifica nel territorio e per questo siamo intenzionati ad implementare in futuro una presenza sempre maggiore, coinvolgendo scuole di ogni ordine e grado”.
La Fondazione Ri.MED, nata dalla partnership internazionale fra Governo Italiano, Regione Siciliana, CNR, University of Pittsburgh e UPMC, conduce progetti di ricerca biomedica e biotecnologica, favorendo il rapido trasferimento di risultati innovativi nella pratica clinica. È attualmente impegnata nella realizzazione a Carini del Centro per le Biotecnologie e la Ricerca Biomedica, che costituirà un polo di riferimento per i ricercatori di tutto il mondo.
Nove i moduli individuati per l’avvio delle attività – alcuni dei quali prevedono anche attività in laboratorio – cui seguiranno il prossimo anno ulteriori proposte:
- Strumenti di Informatica Molecolare nella progettazione di nuove terapie
- Malattie infiammatorie croniche delle vie aeree: modelli sperimentali e studio dei meccanismi molecolari coinvolti nella patogenesi
- Biologia strutturale e sue applicazioni per la scoperta di nuovi farmaci
- Principi della Chimica Farmaceutica
- Dal laboratorio alla Bioinformatica: approccio multidisciplinare per la raccolta e l’analisi dei Big Data biologici
- Standardizzazione di un Modello Preclinico in vivo; Anatomia e Fisiologia di base
- Prodotti medicinali per le terapie avanzate: Ricerca, Sviluppo e Produzione
- Applicazioni agroalimentari delle biotecnologie
- L’attività dell’area Grant in un organismo di ricerca