Il Simposio Scientifico Ri.MED 2025, intitolato “Engineering Biology for Next-Gen Medicine”, si è svolto il 16 e 17 ottobre 2025 a Palermo, presso il magnifico Palazzo dei Normanni, noto anche come Palazzo Reale. Le sue sale – intrise di storia e simbolo dell’eredità culturale siciliana – hanno accolto ricercatori di fama internazionale impegnati nel confronto sulle nuove opportunità offerte dalla biologia ingegnerizzata e su come queste stiano trasformando il modo in cui concepiamo la medicina del futuro.
Lo sviluppo delle tecnologie ha reso l’editing genetico sempre più preciso ed economico. L’integrazione di modelli computazionali e intelligenza artificiale consente oggi agli scienziati di prevedere gli effetti delle modifiche genetiche e ottimizzare la progettazione di circuiti biologici. Questo apre prospettive straordinarie per la creazione di organismi sintetici con funzioni specifiche e applicazioni in ambito medico.
Il simposio ha rappresentato un momento di incontro tra discipline – biologia molecolare, ingegneria, informatica, chimica e bioinformatica – con l’obiettivo comune di comprendere e utilizzare i sistemi biologici in modi nuovi e innovativi.
Durante le sessioni scientifiche, ai relatori è stato inoltre chiesto di interrogarsi sul futuro, rispondendo a domande del tipo: “In che modo i recenti progressi tecnologici e l’ascesa dell’intelligenza artificiale stanno rimodellando la nostra capacità di progettare e manipolare sistemi biologici a fini biomedici? Quali nuove possibilità stanno emergendo? E come potrebbero queste innovazioni influenzare la pratica medica, sia nel breve che nel lungo termine?” Nel corso delle due giornate, il dibattito si è quindi arricchito grazie alla condivisione – oltre che dei risultati scientifici – anche delle visioni speculative sul futuro della biologia generativa: come potrà evolversi la capacità umana di prevenire, riparare e persino creare nuove funzioni biologiche per il benessere dell’uomo.
Il primo giorno, al Palazzo dei Normanni, si sono susseguiti interventi di grande rilievo da parte di Tanja Kortemme, Possu Huang, Ana Teixeira, Nico Callewaert, Antonio D’Amore, Petra Mela, Simone Giaveri, Petra Balbi e Ben Lehner (EMBO Keynote Lecture), seguiti dalle presentazioni di Maria Lluch-Senar, Georg Winter e Mo Ebrahimkhani. La giornata si è conclusa con vivaci flash talks che hanno introdotto i poster poi presentati durante l’evento sociale serale al Palazzo Fatta, cornice suggestiva e testimone dell’eredità aristocratica di Palermo.
La seconda giornata ha visto protagonisti Petra Schwille, Gaetano Burriesci, Pierre Stallforth, Andrea Belluati, Bruno Correia, Djenet Bousbaine, Michael Bronstein, Anastassis Perrakis, Wendell Lim, Francesca Spagnoli, Randall Platt e Lucia Cassella, ciascuno con contributi unici sulle frontiere della biomedicina e sul potenziale trasformativo della biologia generativa.
L’evento ha offerto una panoramica straordinaria su come la biologia ingegnerizzata e l’intelligenza artificiale stiano ridefinendo la ricerca, la terapia e la comprensione dei processi vitali.
Un sentito ringraziamento va a tutti i partecipanti, relatori e ospiti che hanno contribuito al successo del Simposio, e in particolare agli organizzatori Tanja Kortemme, Petra Schwille, Ben Lehner, Giulio Superti-Furga, e ai chair Lucia Altucci, Antonino Cattaneo e Massimo Pinzani, per la loro dedizione, passione e visione.
Un evento che ha avuto luogo in un contesto carico di storia, ma sempre proiettato verso i futuri più visionari e innovativi della scienza.







































































































