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Ricerca scientifica nel Mezzogiorno, accordo tra Fondazione Ri.MED e Marrelli Health

22 September 2022

  • Nuovo impulso alla ricerca scientifica nel Mezzogiorno d’Italia
  • Sviluppo di modelli predittivi applicati alla radioterapia, anche in ambito oncologico
  • Bioingegneria e medicina rigenerativa per lo sviluppo di nuovi dispositivi medici in ambito odontoiatrico

La Fondazione Ri.MED e il Marrelli Health hanno firmato ieri una convenzione finalizzata alla realizzazione congiunta di progetti di ricerca in campo medico. Sono stati i rispettivi Presidenti, Paolo Aquilanti e Antonella Stasi, ad apporre la firma su un Accordo Quadro con il quale i due centri di ricerca intendono cooperare.

Nell’ambito di aree tematiche di comune interesse e nel rispetto delle specifiche competenze e funzioni, collaboreranno per riuscire a tradurre velocemente i risultati della ricerca nella pratica clinica attraverso approcci di medicina rigenerativa, bioingegneria ed ingegnerizzazione di tessuto in aree terapeutiche di mutuo interesse tra le parti, incluso l’ambito odontoiatrico mirato allo sviluppo di dispositivi medici.

La Fondazione Ri.MED con sede a Palermo, e il Centro di ricerca crotonese, svilupperanno anche studi matematici di radiomica, intelligenza artificiale e modelli predittivi applicati alla radioterapia per indicazioni terapeutiche di mutuo interesse, incluso il campo oncologico. “Un accordo che promette molto. Qui c’è un’esperienza straordinaria – ha dichiarato Paolo Aquilanti – ho trovato lungimiranza scientifica ma anche imprenditoriale. E Ri.MED ha il massimo interesse a costruire collaborazioni per allargare la rete mediterranea della ricerca medica. Nel mese di settembre abbiamo siglato un accordo scientifico con l’Ospedale Miulli di Acquaviva e oggi con il Marrelli Health, cioè Puglia e Calabria. Qui a Crotone osservo che c’è un settore di ricerca molto sviluppato. E noi dobbiamo far conoscere questi aspetti del Mezzogiorno, soprattutto ai giovani che dobbiamo fare restare al Sud”.

Molto soddisfatta anche Antonella Stasi: “Ri.MED – ha affermato – è una rete di ricerca scientifica di enorme valore. E farne parte per noi è motivo di orgoglio. Il nostro obiettivo è traslare la ricerca sui pazienti. I risultati degli studi devono essere ribaltati sulla clinica. Far parte di questo network ci catapulta in una dimensione sovranazionale. Ecco perché mi auguro che, come il Presidente della Regione Sicilia, anche il Presidente della Calabria colga l’occasione e decida di aderire al progetto. Faremo di tutto per spiegare l’importanza di questo progetto”.

L’Accordo prevede anche la partecipazione congiunta a bandi regionali, nazionali e internazionali per l’ottenimento di finanziamenti per progetti ed infrastrutture di ricerca.

Fondazione Ri.MED www.fondazionerimed.eu
Traslazionalità e sostenibilità della ricerca, una sfida che si gioca sulla capacità di tradurre velocemente i risultati scientifici in applicazioni cliniche. Queste le core competencies della Fondazione Ri.MED, nata dalla partnership internazionale fra Governo Italiano, Regione Siciliana, CNR, University of Pittsburgh e UPMC. I programmi di ricerca Ri.MED sono focalizzati sulle applicazioni terapeutiche: l’obiettivo è creare valore per il paziente. Ri.MED possiede un portfolio progetti diversificato, con decine di brevetti e obiettivi di sviluppo nell’ottica bench to bedside, resi possibili anche grazie all’integrazione strategica con l’IRCCS ISMETT.  La Fondazione Ri.MED conta oggi 79 ricercatori, di cui il 62% donne: siciliani rientrati grazie a Ri.MED, ma anche stranieri che riconoscono alla Fondazione e al progetto del CBRB un gratificante appeal professionale.

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